Alexandre Grimée ha iniziato a 18 anni a lavorare un ettaro di vigna, ereditata dal nonno materno, nella zona più estrema del dipartimento dell’Aisne, vicino ad Azy-Sur-Marne.
La piccola parcella è esposta a sud, è composta da solo Pinot Meunier impiantato nel 1973.
I suoli sono composti da sabbie fini, argilla e calcare e il lavoro è il meno interventista possibile, non si ricorre a diserbi e la cura dei grappoli è maniacale.
In cantina Alexandre ha scelto di vinificare e di affinare in acciaio, così da far parlare l'identità più autentica dell'uva, preservandone quella peculiare freschezza che emerge dal sottosuolo; l’affinamento in bottiglia è piuttosto lungo per dare forma alla cuvée.
Il suo Champagne è quindi molto espressivo del proprio terroir, senza compromessi.