Champagne Cossy

Nel 1764 la vite entrò a far parte della famiglia Cossy, più che per la produzione di vino proprio per la coltivazione dell'uva. Dopo un inizio del XX secolo particolarmente difficile per i viticoltori della Champagne, tra crisi della fillossera e crisi economica, i nonni di Sophie scelsero, negli anni '50, di cimentarsi nella produzione e commercializzazione dello champagne. Francis, il secondogenito della famiglia destinato ad altra carriera, seguì i genitori alla guida dell'azienda affrontando diverse difficoltà per inseguire la sua passione, per poi passarla alla figlia Sophie, che continua le tradizioni di famiglia.

Sophie ha imparato tutto quello che poteva dal padre, che è riuscito a trasmetterle un senso di amore, dovere e rispetto verso le loro vigne.

Tutti i 34 appezzamenti vengono lavorati in modo personalizzato, in base alle diverse esigenze, con una tensione verso una produzione sempre più impegnata e rispettosa dell'ambiente.
I suoi terreni sono lavorati per farli respirare, rinnovarsi, e così nutrire al meglio la vite e l'uva. L'inerbimento è presente su tutti gli appezzamenti, alternando, quando possibile, inerbimento naturale ed inerbimento controllato quando è più adeguato. Le siepi sono state mantenute o piantate in modo da promuovere la biodiversità e l'equilibrio naturale.

Quando ha rilevato l'attività, Sophie ha deciso di riesaminare i suoi vini, rivisitandone alcuni e altri proprio sostituendoli, creando una gamma di Champagne che fosse perfettamente in linea con la propria personale identità.